SEMINARIO
“IN GABBIA . LA SINDROME DEL BURN OUT : RICONOSCERLA PER LIBERARSENE!”
L’Associazione Green Heart Cultura e Solidarietà di Perugia(di cui Presidente Antonino Chifari e coordinatrice della sede di Spoleto la dott.ssa Emanuela Bisogni) svolgerà il seminario che riguarda la sindrome del burn out il giorno 28 Aprile 2018 presso la Biblioteca Comunale Giosuè Carducci di Spoleto dalle ore 9:30 alle ore13.00 patrocinato dal Comune di Spoleto .
Il burn out è un fenomeno crescente nelle professioni di aiuto (ma non solo !), nelle cosiddette helping professions in cui la cura dell’altro è il nucleo fondante del proprio lavoro: personale medico ed infermieristico, operatori sociali e di comunità, educatori, insegnanti, psicologi, operatori del primo soccorso, vigili del fuoco, poliziotti, soccorritori ….etc
I percorsi formativi tendono al miglioramento delle abilità professionali e tecniche, dando grande spazio alla razionalità, privilegiando l’alfabetizzazione logico-formale rispetto a quella affettivo-sentimentale, mettendo in secondo piano il contesto complesso ed intrigato in cui viene chiesto sempre molto in termini di umanità e sensibilità, dimenticando che è impossibile svolgere un lavoro con un alto contenuto di cura senza essere coinvolti sul piano emotivo.
Se da un lato è necessario fornire agli operatori strumenti utili ad affrontare il paziente/utente e la sua famiglia, dall’altro è indispensabile prepararli a fronteggiare i propri disagi emotivi, riconoscerli ed elaborarli, avere coscienza di sè stessi come
individui capaci di lasciarsi coinvolgere emotivamente, inseriti in un processo complesso e dai risvolti umani ed emotivi importanti. Un operatore se abbandonato a sé stesso e privo di risorse per fronteggiare il rischio dovuto ad una emotività invasiva può cadere nella spirale del burn out, quella condizione in cui, dopo anni d’impegno, gli operatori si “bruciano”, manifestando atteggiamenti di nervosismo, irrequietezza, apatia, indifferenza anaffettività fino al cinismo. Il burn out, quindi, come risposta emotiva ad uno stress prolungato e cronico in cui esaurimento emotivo, depersonalizzazione, mancata realizzazione personale possono sfociare in perdita della capacità di controllo, di quel senso critico che consente di attribuire all’esperienza lavorativa la giusta dimensione. La professione finisce per assumere un’importanza smisurata nell’ambito della vita di relazione e l’individuo non riesce a “staccare” mentalmente tendendo a lasciarsi andare anche a reazioni impulsive e violente nei confronti degli utenti.
I costi del burn out sono molto alti ed investono in primo luogo l’individuo in termini di esaurimento fisico e psicologico, ma anche il team di lavoro e l’organizzazione in cui è inserito determinando assenteismo, turnover, inevitabile riduzione della qualità dell’assistenza.
Il seminario ha un duplice obiettivo: da un lato, si propone di divulgare informazioni in merito ad una problematica diffusa, ma ancora poco conosciuta e quindi poco riconoscibile, tra tutti i lavoratori in particolare tra coloro che si occupano della “cura ” nel suo significato più ampio. Dall’altro, vengono proposte diverse strategie d’intervento, individuali e di gruppo, utili per fronteggiarlo. La sindrome del burn out è strettamente correlata ad eventi stressanti che investono anche ambiti diversi dal quello lavorativo.
Il recente terremoto in Umbria, in particolare a Spoleto, ha evidenziato come esperienze traumatiche possono rimanere a lungo dentro di noi, andando a creare disturbi post traumatici da stress e situazioni di disagio che, se trascurate, portano a fattori predisponenti
al corto circuito emotivo, il burn out appunto.
Il burn out ad un primo livello si può affrontare efficacemente proprio mediante la formazione, che diventa lo strumento indispensabile per risvegliare l’interesse, motivare al rinnovamento, alla riflessione, spingere alla crescita personale.
La “gabbia”, come figura metaforica, focalizza l’idea di limite: un limite se non si è in grado di stabilire una giusta distanza emotiva e un giusto grado di autoconsapevolezza nei riguardi di un ambiente ricco di vissuti a forte impatto emozionale.
Il seminario prevede i saluti istituzionali, seguiti dalla presentazione dell’associazione Green Heart da parte del Presidente Antonino Chifari, ed una breve introduzione sull’ argomento del seminario da parte di Nadia Isidori responsabile della Comunicazione Green Heart per la sede di Perugia e Marsciano. La tematica verrà analizzata dal punto di vista della PNEI ad opera della dott.ssa Marucci; da quello psicologico della dott.ssa Emanuela Bisogni che illustrerà l’approccio EMDR sui traumi; passando poi alle strategia di intervento basata sui gruppi A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) a cura della dott.ssa Monica Proietti Picotti, responsabile della Comunicazione Green Heart nella sede di Spoleto, e dei gruppi A.M.A.. Il seminario si concluderà con la testimonianza diretta di persone che hanno frequentato il gruppo A.M.A. sul trauma del trauma del terremoto svolto a Spoleto lo scorso anno e la presentazione di una piccola raccolta di esperienze scritte da cui si evince quanto il gruppo A.M.A. sia una risorsa efficace atta a superare ogni forma di disagio.
Il gruppo di Auto Mutuo Aiuto (A.M.A.) oggi è ancora attivo con una nuova tematica attuale “La Solitudine”, gli incontri sono settimanali e gratuiti, all’interno della sede del Cesvol di Spoleto, di cui presidente Salvatore Fabrizio e responsabile Silvia Coricelli.
Il gruppo di Auto Mutuo Aiuto Spoleto è al giorno d’oggi presente nella mappatura nazionale dei gruppi ama.
Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.